Mese: aprile 2013
Testuale n. 51
TESTUALE
critica della poesia contemporanea
rivista di letteratura e arti fondata nel 1983 da
Gio Ferri Gilberto Finzi Giuliano Gramigna
È uscito in rete il
n.51 / 2013
con saggi e letture di e per
Giancarlo Buzzi Arturo Schwarz Rosa Pierno
Franco Campegiani Ugo Fracassa Fausta Squatriti
Miguel Muñoz Gio Ferri
Gilberto Finzi Annamaria De Pietro Alberto Mari
Laura Pierdicchi Michelangelo Coviello
Guido Oldani Adriano Accattino Giovanni Infelise
(articoli e saggi sono integralmente e gratuitamente scaricabili
e possono essere anche singolarmente stampati)
Viaggio in Irlanda
È quasi un ossimoro il titolo del libro di Claudia Zironi: Il tempo dell’esistenza. Un contrasto, un dissidio di termini in lotta, in contrapposizione. Un ossimoro atipico, improprio, ma pur sempre fertile di suggestioni, di inviti, di sfide. Il tempo è, o riflette, come uno specchio troppo nitido, la ragione, la logica, la caducità, la coscienza della ineluttabilità dei numeri, delle stagioni, del ciclo terreno delle rincorse e delle cadute. L’esistenza è ciò che deforma il vetro lucidato e spietato; lo sporca, lo appanna di passione, lo infrange, lo riforgia. Tra questi due estremi si muove la poesia di Claudia Zironi: tra un’attenta consapevolezza della fragilità e una forza eversiva, nel senso più nobile del termine. Quella forza del gesto, dell’abbraccio sconfinato e incondizionato a corpi che tradiscono la miseria umana, la mostrano, la superano, la sublimano, con le armi incruente e vitali dell’arte e dell’amore. Sì, perché la rincorsa che più conta, quella che spinge a percorrere le vie e i campi dell’Irlanda, tra nuvole ed erba verde, tra pietra e sogno, è quella eternamente vana eppure imprenscindibile: quella orientata verso l’amore. Sia pure l’amore di un istante malinconico, forse ricordo, forse sogno, il brillare del sole in un lago che cambia, muta colore e aspetto migliaia di volte nell’arco di un giorno o di una vita. L’Irlanda, luogo concreto e immaginario, ideale per perdersi e per trovarsi, per trovarsi nell’attimo in cui si smarrisce la coscienza del sé e ci si abbandona al fascino dell’abbandono. Lo smarrimento malinconico e felice, la consapevolezza di essere un prato destinato a seccare, ad essere prosciugato, per dare vita però ad altri fili, altri muschi, altre parole spazzate dal vento eppure tenaci, aggrappate alla roccia e agli scogli.
“Le nuvole/ di domani profano /con presunzione”, scrive l’autrice nei versi posti quasi ad esergo del poemetto qui pubblicato. C’è un pudore, quasi una riverenza nei confronti della parola, della poesia, propria degli artisti consapevoli, in queste parole. Questa stessa attenzione, questa delicata intensità, si rileva con coerenza e costanza in tutte le poesie della Zironi. Versi brevi, concentrati, alieni agli eccessi vani e a roboanti metafore. L’autrice percorre lo spazio che unisce e separa le parole in punti di piedi, scalza. Per non fare rumore, per non stridere, non lacerare vanamente. Ma anche per essere pronta, nei punti in cui il senso, il sentimento, si manifesta e si offre a braccia spalancate, a infilarsi assieme a lui in un letto di passione. Lì, ad occhi chiusi, si può essere fertili, si può fare scorrere il fluido del dire e del percepire. “Spingiamoci oltre/ nella prossima cavalcata ché qui/ é ancora terra, in fondo”.
Allora tutto, anche la malinconia, trova misura, perfino il ritorno che appare eterno del dolore. Ma c’è l’ironia, arma di difesa legittima ed essenziale, e c’è l’osservazione del mondo, la costanza della ricerca, il bene della vista: “Solo mucche completamente nere/ che portano nuvole/ impigliate al mantello./ Qui padrone non é il castello/ sono i fiori gialli”. Nel contrasto di questi colori, nella capacità di renderli testimoni di malinconie e di pulsioni vitali e coinvolgenti, si dipana la poesia di Claudia Zironi. Nella passione dei fiori gialli che è capace di vedere e fare vedere, mostrandone l’incanto semplice e arcano, la forza e l’attrazione naturale. I.M.
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Viaggio in Irlanda
di Claudia Zironi. Tratto da “Il tempo dell’esistenza”, Marco Saya edizioni, 2012
I
e le nuvole
di domani profano
con presunzione
II
Il Biondo.
Volerò con apprensione solita
l’incurante stupore della bimba
E vedrò dalla caduta un’isola
estirpata dal verde dell’Irlanda
L’Alba.
Altere nuvole nordiche
si formeranno purosangue
spumeranno dalle scogliere
in tuffo a scovare il fiume
Il Poeta.
Martedì piangeranno piano
sull’alberi le chiese, tetti neri.
Costretto il poeta nell’ombrello
riempirò i miei occhi di Dublino
III
furiose nubi
vendicano il sacro.
sorte serbata
IV
La Vecchia e la Morte.
L’aereo penetrò velocemente le nuvole
si pensò all’eiaculazione precoce
della morte
nella vecchia
(non c’é tempo per la psicanalisi)
Dev’essere così
bianca che accoglie
il sole i miei occhi ogni colore
cancella
Non c’é niente in queste nuvole.
Questa morte nordica, forse non troppo
a nord. Spingiamoci oltre
nella prossima cavalcata ché qui
é ancora terra, in fondo
E un poeta nella terra bagnata
é per i vermi come tutti
La campana!
Quanto tempo ci rimane non a Dublino?
V
nubi gotiche
non lasciano spiragli
a frivolezza
VI
Le ballate del Ring of Kerry.
Uccelli stagliano lo spartito
sul rigo elettrico contro l’indeciso
La vacca interpreta il ritmo
“What’s the story?”
(ballata per cornamusa)
Quattro figli son giusti
Beviti la Guinness!
Risata forte del sud
Davanti al tetto sfondato
della chiesa metodista
Agli spazi da riempire
di pioggia ogni due ore,
come una prescrizione
Qualcuno non parlava gaelico
o c’era una voce fuori dal coro
al pub, con capelli rosso brughiera
“Vita brevis ars longa”
(ballata per violino e flauto)
E le bionde di fieno
sono incartate, qui
in sacchi di cellophane
Sacchi da obitorio,
ruzzolano giù per il basalto
a fare il solletico all’oceano
in contesa di spiagge
Beviti la Guinness!
VII
Molly Malone
le nubi e le porte
tinge di rosso
VIII
Messa anglicana.
Avanza il corteo dal fondo
Purple e bastone d’argento
L’organo coperto dal coro
Dio da freddezza e riserbo
Campanari impiccati a quindici campane
rispondono a diciannove, in lotta impari
Li ricordano al secondo piano dell’ospedale
IX
si appoggia alla
collina, nube stanca
dell’indeciso
X
Glendalough.
Il purple distingue il lignaggio
delle montagne
Ché a vestirsi
di nebbia e di pecore
sono capaci anche le colline
Kilkenny.
Solo mucche completamente nere
che portano nuvole
impigliate al mantello.
Qui padrone non é il castello
sono i fiori gialli
XI
lascio l’isola
per il mare nebbioso.
di nuovo terra
XII
Waning waxing.
Ho visto il leprecano
sotto il fairy tree
togliersi la testa ridendo
L’ho coperto d’oro
perché la riponesse.
In cambio
non ho voluto trifoglio
ché nel giardino
dei ricordi
non cresce più nulla
Alle spalle una quercia
di fronte un tulipano
cambiasti l’alchimia
strega, non il tuo destino
XIII
s’acquieta pioggia,
di nuvola nordica
lacrima ultima
e come potevamo noi cantare ?
Il Consiglio di Zona 2
in collaborazione con
ANPI Crescenzago
presentano
“Casa della Poesia” al Trotter
mercoledi 24 Aprile 2013
Auditorium ex Chiesetta
“E COME POTEVAMO NOI CANTARE?”
1^ parte – dalle ore 18.00 alle ore 19.30
Lettura scenica
di lettere di martiri della libertà e di poesie di
Paul Eluard, Alfonso Gatto, Teresio Olivelli,
Salvatore Quasimodo, Sergio Solmi, David Maria Turoldo
interpretate da:
Alessia, Aurora, Camilla, Carla, Christian, Cristian, Daniela,
Emma Evelyn, Gioele, Giorgia, Giorgio, Judith, Kimberley, Marco, Simone
Scuola Media “CASA DEL SOLE”
2^ parte – dalle ore 20.00
“Libertà vo cercando”
i Malapizzica
in concerto:
I Canti della Resistenza
e
“Li canti de l’autra vita”
La poesia salentina di Giuseppe De Dominicis
Recital di
Rocco Garrapa e Cosimo Angiano
Introduce Michelangelo Coviello
Chiusura ore 23.00 circa
ingresso libero
Giusi Busceti
Associazione Culturale
“Casa della Poesia”
al Parco Trotter, Via Giacosa, 46
20127 Milano
Ivano Mugnaini, L’algebra della vita
Ringrazio Annamaria Ferramosca per l’intensa recensione. im
Resistenza
Circolo Fratelli Rosselli
Resistenza
Rapsodia per voci recitanti, coro e banda
su melodie popolari della resistenza
e lettere dei partigiani condannati a morte
riduzione per canto e pianoforte
di Giovanni Del Vecchio
introduce
Valdo Spini
Presidente della Fondazione Circolo Rosselli
Mercoledì 24 aprile 2013, ore 20.30
sala del Buonumore Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini”, Piazza delle Belle Arti 2 –Firenze
Si tratta dell’esecuzione della versione cameristica (per voci recitanti, coro, 2 trombe, trombone, 2 clarinetti e pianoforte) del lavoro “Resistenza” scritto da Giovanni Del Vecchio utilizzando melodie di canti partigiani e lettere dei condannati a morte della Resistenza.
Caro nonno, una delle prime frasi che ho imparato a leggere, non appena ne sono stato capace, è l’epigrafe sulla tua tomba: Ciro Del Vecchio, ucciso per mano tedesca il 9 luglio 1944….
E’ importante tenere viva la memoria di tutti i Partigiani che col sacrificio della loro vita hanno permesso all’Italia di liberarsi dal nazifascismo e di costruire la democrazia; anche il Conservatorio di Firenze può dare un proprio importante contributo affinché tale memoria non vada dispersa, permettendo l’esecuzione di un lavoro musicale rivolto sia al pubblico che agli studenti stessi del Conservatorio.
Esecutori: Coro della Società Filarmonica Pisana (40 elementi); Luca Pieraccini e Tiziano Puntoni, trombe; Guido Gemignani, trombone; Gregorio Del Vecchio e Tatiana Noce, clarinetti; Pianista e direttore: Giovanni Del Vecchio.
ingresso libero
Incontri con la letteratura – Firenze – Paolo Ruffilli
Con il patrocinio di Regione Toscana – Provincia di Firenze – Comune di Firenze
L’Associazione MULTIMEDIA91 diretta da Alessandra Borsetti Venier
presenta la Rassegna annuale 2012-2013
5 GRANDI INCONTRI CON LA LETTERATURA
Quarto incontro
Presentazione del libro di PAOLO RUFFILLI Affari di cuore, Einaudi Editore 2011
Interventi di GIUSEPPE PANELLA docente di Filosofia (Scuola Normale Superiore di Pisa)
MARIA GRAZIA MARAMOTTI poetessa e scrittrice
Sala Pistelli, Palazzo Medici Riccardi, Via Cavour 1, Firenze
Giovedì 18 aprile 2013 dalle 17 alle 19
L’Associazione culturale MultiMedia91 presenta il quarto appuntamento della Rassegna annuale 2012-2013 “5 Grandi Incontri con la Letteratura”, a cura della poetessa e scrittrice fiorentina Maria Grazia Maramotti, giovedì 18 aprile dalle 17.00 alle 19.00 nella Sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi, via Cavour 1 Firenze.
L’incontro è dedicato al poeta e scrittore Paolo Ruffilli e alla presentazione del suo libro Affari di cuore, Einaudi Editore 2011. Dopo l’intervista all’autore da parte della curatrice Maria Grazia Maramotti seguirà l’intervento critico di Giuseppe Panella, docente di Filosofia presso la Scuola Superiore Normale di Pisa.
In Affari di cuore, silloge pubblicata con Einaudi nel 2011, Paolo Ruffilli fa una perlustrazione del labirinto-corpo nelle sue reattive manifestazioni d’amore come fosse l’esperire di un mondo dibattuto tra luce e ombra, punto di partenza e di arrivo, cardine di licenza delle pulsioni e purezza del sentire, cono metamorfico che prelude al dischiudersi di qualcosa di nuovo. Il tutto in gallerie memoriali stilate con voracità adolescenziale seppure condotte con eleganza di stile”.
Prossimo incontro:
23 maggio Giulio Ferroni, ordinario di Letteratura italiana all’Università di Roma “La Sapienza”, con il libro dal titolo provvisorio, Ultimi poeti Giudici e Zanzotto, Il Saggiatore, con intervento di Simona Costa, professore ordinario di Letteratura italiana contemporanea all’Università degli Studi Roma Tre.
Note biografiche dell’autore
Paolo Ruffilli (Rieti, 1949) è poeta e scrittore. Ha pubblicato numerosi volumi di poesia La Quercia delle gazze (Forum 1972), Quattro quarti di luna (Forum 1974), Piccola colazione (Garzanti 1987, vincitore dell’American Poetry Prize), Diario di Normandia (Amadeus 1990, Premio Montale), Camera oscura (Garzanti 1992), Nuvole (1995), La gioia e il lutto (Marsilio 2001, Prix Européen), Le stanze del cielo (Gli specchi Marsilio 2008, Premio Nazionale Letterario Pisa)
È il curatore di edizioni delle Operette morali di Giacomo Leopardi, della traduzione foscoliana del Viaggio sentimentale di Sterne, delle Confessioni di un italiano di Ippolito Nievo e di una antologia di Scrittori garibaldini. Ha tradotto testi di Gibran, Tagore, i Metafisici inglesi e la Regola celeste del Tao. È collaboratore per le pagine della cultura del giornale “il Resto del Carlino”, ed è direttore della collana poetica delle edizioni Del Leone.
La rassegna è aperta a tutti e l’ingresso è libero
Info: Associazione culturale MULTIMEDIA91, Firenze, 335 6676218 Ufficio stampa: Katia Moretti, 338 3860047 katia.moretti@tiscali.it – http://www.multimedia91.it
Remo Bodei parla dei paradossi del tempo
Liceo Scientifico “F. Enriques”
Aula Magna, Via della Bassata 19/21 Livorno
22 aprile 2013, ore 16.45
“Paradossi del tempo: come smontare i pregiudizi”
Il senso comune ci fa pensare la nostra vita come immersa in uno scorrere continuo, lineare e inarrestabile del tempo. Ma questa evidenza è proprio una verità incontrovertibile o è lecito avanzare qualche dubbio?
Viviamo nel presente, attimo dopo attimo, ma in che cosa consiste l’attimo (atomos, l’individibile)? In che cosa consiste il passato e il futuro?
Prof. Remo Bodei
già docente di Storia della Filosofia presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Attualmente Recurrent Visiting Professor presso University of California Los Angeles.
Coordina l’incontro il dott. Roberto Bichisecchi
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
ASSOCIAZIONE PSICOANALISTI PISA
Associazione ManoAmano
Via Manzoni, 11 – Pisa
Via degli Scarronzoni, 8 Livorno
psicoanalisipisa@gmail.com
condividerecon@gmail.com
recensione algebrica
Ringrazio la scrittrice Annalisa Macchia per la recensione a “L’algebra della vita” pubblicata sulla rivista Erba d’Arno, autunno 2012 – inverno 2013.
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