Libri, piedi, mani, migranti e cercatori di poesia
John Fante in una lettera al suo editore che gli chiedeva se si considerasse uno scrittore di romanzi e racconti o di poesie gli rispose esattamente così: “I am ambidextrous”.
Venerdì prossimo 19 gennaio, alle ore 18.00, al Caffé dell’Ussero di Pisa, nell’ambito degli incontri di AstrolabioCultura, dialogherò con Luigi Fontanella del suo romanzo Il dio di New York e del suo volume di poemetti e racconti in versi Lo scialle rosso.
Sarà un’occasione per riflettere sulla vexata quaestio: è meglio essere “ambidestri” nel mondo della scrittura, o “fare” solo poesia o solo narrativa?
Sarà un’occasione per parlare di “Gradiva”, la ormai storica rivista letteraria edita da Fontanella, e gli amici presenti potranno proporre in lettura loro scritti, editi o inediti.
Ci sarà modo, in riferimento al romanzo Il dio di New York, di parlare del vario modo di essere “migranti” e sognatori, “cercatori” di poesia.
Ci sarà modo (e questa è pubblicità, mi rendo conto, neppure troppo subliminale) per parlare del Premio “Elogio alla follia”, della cui Giuria Luigi Fontanella fa parte, il cui bando di concorso che può essere consultato a questo link http://www.ivanomugnaini.it/elogio-alla-follia-concorso-le…/ .
Ci sarà tutto questo e anche di più.
Spero (se potrete e vorrete) che si sarete anche voi.