Eiffel edizioni

Rai News: una lettura de “Lo specchio di Leonardo

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Ivano Mugnaini

“Lo specchio di Leonardo”

http://poesia.blog.rainews.it/2016/11/ivano-mugnaini-lo-specchio-di-leonardo/

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di Daniele Campanari

Essere come Leonardo significa somigliare a uno specchio, ma non uno di quelli in cui siamo abituati a rifletterci per superbia o esibizionismo: uno specchio identico a un uomo. Ivano Mugnaini lo ha chiamato proprio “Lo specchio di Leonardo” (Eiffel Edizioni, Caserta, 2016) il suo libro e, senza inganni programmati, fa sapere che il protagonista è tale e quale al pittore. Da Vinci – proprio lui, il famoso uomo che ha dipinto l’altrettanto nota Gioconda – prende però soltanto una parte della scena; l’altra, quella che resta, è affidata a un alter ego: un personaggio che Leonardo “sfrutta” per stare da solo e scoprire i sentimenti pur senza togliere tempo alla vita, oppure per portare a termine i suoi scopi. Quali? Non è questo il momento per dirlo – tantomeno lo spazio – e forse neppure Mugnaini lo dice: lascia che sia il lettore a farsi un’idea, a chiarire se Leonardo è impegnato con le sue opere o c’è qualcosa di più, di personale: “Nonostante tutto questo, non molto tempo dopo il fallimento della statua equestre, Ludovico il Moro mi diede il compito di affrescare l’immagine dell’Ultima Cena il refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie, chiesa particolarmente cara alla sua casata. Mi impartì l’ordine in modo diretto e naturale, come se mi avesse richiesto di dipingere con una mano di bianco un muro di cinta o una parete annerita dal fumo di un camino. Ero io però, non lui, a dover passare giorni e giorni in quel luogo di preghiere e dolori, tra monaci vecchi e giovani che si muovevano troppo lenti o troppo frenetici, nascondendo nella tela del saio corpi assaliti da rimpianti e desideri. […]” (pag.35).

Dama ermellinoDue volti di donna

Le pagine, alle quali Mugnani dice di “tenere particolarmente”, chiariscono chi potrebbe essere “il genio” e nascono “da un film-documentario, uno dei tanti dedicati a Leonardo” dove si mostrano gli studi scientifici e militari fatti con gli specchi. L’esordio è affidato a uno scenario tipico del tempo: un cavallo traina una carrozza mentre all’interno si narra il riposo di Leonardo e il suo identico. La qualità del racconto sta anche tra le parole che compongono un linguaggio non esagaeratamente moderno: scelta corretta dell’autore che dimostra di saper fare. D’altronde, Da Vinci non vive tra i fatti del mondo contemporaneo, non deve mica rispondere ai referendum costituzionali e non è neanche iscritto a Facebook. Quindi, se si vuole leggere qualcosa di originale che tiene il passo, lo si può dire leggendo il racconto di Mugnaini. Si badi bene, racconto e non romanzo, perché la vicenda si conclude a 87 pagine tra le quali è stato tracciato un inedito Da Vinci. Inedito perché mai scritto in questo modo e probabilmente assorbito dal lettore che avrà la possibilità di dire di aver conosciuto uno dei migliori profili del maestro di Anchiano.

Ivano Mugnaini è autore di romanzi, racconti, recensioni e note critiche. Collabora con riviste ed editori. Ha curato la rubrica “Panorami congeniali” sul sito della Bompiani RCS. Tra le sue pubblicazioni la raccolta di racconti L’algebra della vita e il romanzo Limbo minore. Il suo racconto Desaparecidos è stato pubblicato da Marsilio e il suo romanzo breve Un’alba da Marcos y Marcos. Cura il blog letterario “Dedalus”, e il sito www.ivanomugnaini.it

presentazione de “Lo specchio di Leonardo” a Caserta

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Nella Città della Reggia, sabato 8 ottobre alle ore 17, all’interno della Libreria Giunti al Punto di piazza Matteotti angolo via Patturelli, che ringrazio per l’ospitalità, avrò il piacere di ascoltare gli interventi critici di Enzo Rega e Paolo Farina e dell’editore Liguori sul mio romanzo LO SPECCHIO DI LEONARDO.

 Alla fine risponderò (mi dovrò anche pettinare) alle domande della giornalista televisiva Antonella Bianco.

E soprattutto sarò lieto di incontrare gli amici della Campania (e chi si trovasse da quelle parti).

Se potete e volete, vi aspetto per un ottimo caffè casertano a due passi dalla Reggia, e per dialogare di Leonardo, del libro, e del mondo letterario, scientifico ed umano da lui creato ed evocato.  

A presto, Ivano Mugnaini

 

Lo specchio, il doppio, le maschere

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Trascrivo qui di seguito il saggio di Marco Righetti sul tema dello specchio, del doppio e delle maschere, ispirato dalla lettura del mio romanzo “Lo specchio di Leonardo”.

È stato pubblicato originariamente su Poetarum Silva, a questo link: https://poetarumsilva.com/2016/07/19/lo-specchio-il-doppio-le-maschere-di-marco-righetti/ .

Merita una lettura, a mio avviso, nonostante sia piuttosto lungo e corposo, per l’ampiezza e l’accuratezza del lavoro e per la ricchezza e la varietà delle citazioni e dei riferimenti intertestuali, letterari ed artistici.

Grazie a Marco, ad Anna Maria Curci per l’ attento e prezioso lavoro di editing svolto sul testo, e a Poetarum Silva per l’ospitalità.

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Lo specchio, il doppio, le maschere, saggio breve di Marco Righetti sul romanzo Lo specchio di Leonardo di Ivano Mugnaini.

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 Lo spunto iniziale del romanzo è nato da un film-documentario, uno dei tanti dedicati a Leonardo da Vinci, alle sue scoperte, al suo inesauribile talento. Veniva mostrato Leonardo alle prese con gli specchi da lui studiati a lungo per scopi scientifici e militari. Mi sono interrogato, in quell’istante, sul rapporto del genio con la sua immagine. Ho provato ad immaginare il divario tra ciò che appariva al mondo, la sua eclatante gloria e la scintillante fama, e ciò che di intimo sentiva dentro di sé, nella sua interiorità autentica. Ho pensato al contrasto tra i suoi veri desideri e ciò che era costretto a realizzare in qualità di persona soggetta alle ambizioni dei potenti del suo tempo, signori, notabili, politicanti e ricchi mecenati. Non ultimo, ho pensato al contrasto tra il bianco e il nero, il buio e la luce, il bene e la malvagità che anche Leonardo, come ogni altro uomo, ospitava dentro di sé: il lato in ombra, i chiaroscuri e i contrasti più laceranti forzatamente nascosti per motivi di opportunità e per mantenere vivo il suo prestigio.
Ho pensato cosa avrebbe fatto Leonardo se si fosse trovato, per qualche accadimento favorevole, ad essere finalmente libero di agire secondo le sue più profonde e sincere inclinazioni. Come si sarebbe comportato, quali rivalse avrebbe cercato, quali piaceri e quali verità, anche nell’ambito più delicato e significativo, l’amore.
L’accadimento favorevole è l’incontro casuale con un suo sosia, una persona identica a lui per l’aspetto fisico ma diversissima come carattere, inclinazioni, modo di vedere e di pensare.
L’incontro inatteso con il suo “doppio”, Manrico, un copista ottuso e acuto, ingenuo e profondo, gli dà la possibilità di progettare per sé la più complessa delle opere, la vita, un’esistenza diversa, autentica. Leonardo decide di affidare al sosia il ruolo del genio saggio, conscio, adatto al ruolo e al mondo, per poter fuggire da sé dedicandosi finalmente alla scoperta della vera follia, le passioni, il sesso, la sincerità, il bene e il male. Il percorso di trasformazione è ritmato dai quadri più significativi di Leonardo, lasciati volutamente incompiuti oppure abbandonati per eccesso di coinvolgimento, un dialogo mai concluso, un dubbio mai risolto.
L’affresco de La Battaglia di Anghiari, innanzitutto, dipinto a fianco del rivale, Michelangelo, e lasciato a metà nel momento in cui, anche grazie a Manrico, scopre il senso reale di quella celebrazione di un massacro che gli era stata commissionata dal partito al potere.
Ma soprattutto il gesto del sosia, un atto di passione, anche schiettamente sessuale, fornirà la soluzione, e insieme un ulteriore elemento di dubbio, al quadro più amato e odiato, La Gioconda. Dopo una serie di prove e avventure in cui, ancora una volta, la montagna più alta da scalare si rivela la verità, la fedeltà nei confronti delle proprie idee e convinzioni, Leonardo si avvicina al proprio doppio, per poi distaccarsene, e alla fine avvicinarsi ancora, sentendo una beffarda, dolorosa affinità. A Manrico Leonardo rivela i suoi ricordi più oscuri e tormentati, le violenze, le colpe, i peccati, i torti commessi e subiti, gli attimi in cui è stato vittima e carnefice. A fianco di ogni passo, ogni svolta del sentiero, c’è la lotta per la comprensione di ciò che davvero conta: la bellezza, la dignità umana, il mistero del tempo, della bontà, dell’amore. Lo scontro vitale più aspro è quello tra la complessità e la linearità, i dettagli e la prospettiva, gli incontri e le memorie essenziali: uomini e donne conosciuti per caso e traditi per una vita intera, o il ricordo della madre, fonte per lui di un conflitto mai risolto.
Alla fine tuttavia il nodo da sciogliere, il vero resoconto, è quello con se stesso e con il proprio alter ego: nell’istante in cui Manrico lo tradisce, facendolo accusare di un grave crimine, Leonardo acquisisce paradossalmente la forza e la chiarezza della visione d’insieme, e riesce finalmente a trovare la chiave che risolve il mistero, tramutandolo in un’immagine speculare che si riflette e si moltiplica generando nuove forme, nuova vita.”

Questa la densa, ammiccante, affabulante nota dell’autore, a corredo del suo romanzo. Il sorprendente, polisemico testo del Mugnaini fa subito piazza pulita di qualunque anche eventuale somiglianza a plot di facile accatto costruiti sul personaggio Leonardo, e mi riferisco anzitutto al popolarissimo e storicamente inattendibile Codice Da Vinci.
Lo specchio di Leonardo è un romanzo che non fa leva sulla tendenza mainstream a decomporre ed alterare la realtà storica in nome di ciò che il lettore si vuol sentir dire. Ciò non toglie che, dall’Anonimo Gaddiano, prima biografia nota di Leonardo, ai recenti Da Vinci’s Demons (nota serie televisiva statunitense che abilmente mescola elementi storici con altri fantastici), e Da Vinci innamorato, finzione teatrale del drammaturgo argentino Lázaro Droznes, la riflessione letteraria sul genio toscano e mondiale sia perenne fonte di interesse presso il pubblico. Il non-finito è insomma non solo quanto emerge dalla visione dei quadri leonardeschi, è piuttosto la stessa vita di Leonardo ad essere non-finita e a nutrire di curiosità il nostro stesso sentire davanti all’uomo Leonardo, alla sua interiorità, al suo mondo.

 

(il saggio completo è a questo link : http://www.ivanomugnaini.it/lo-specchio-il-doppio-le-maschere/ )

LucaniArt Magazine su Lo specchio di Leonardo

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Lo specchio di Leonardo Ivano Mugnaini

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Un romanzo breve, solido e ben costruito, una scrittura limpida e affascinante sui temi dell’adattamento e la ricerca dei valori assoluti

Si terrà proprio in questi giorni a Matera una mostra su “Le macchine di Leonardo” che annoto nell’agenda, per una visita prima della chiusura. Trovo sempre affascinante, seppure a volte strumentalizzata e abusata (come quella di Pasolini), quella del genio fiorentino, di cui leggo ancora in un trafiletto dell’Espresso del 3 marzo di un doppio omaggio di Valentina Fortichiari con un’autobiografia e un romanzo al pittore rinascimentale. Una cascata di iniziative, discussioni, libri. Recentemente anche una mostra a Londra. Ho scritto questo trafiletto per aggiungere e segnalare ai lettori di LucaniArt un altro bellissimo libro su Leonardo, uscito recentemente per le edizioni Eiffel e che ho appena terminato di leggere. Si tratta di un romanzo breve dello scrittore toscano Ivano Mugnaini dal titolo “Lo specchio di Leonardo”, di cui avevo già apprezzato la vena poetica e letto svariati racconti e articoli di critica e riflessione, pubblicati direttamente sul suo blog personale all’indirizzo http://www.ivanomugnaini.it/ .
“Lo specchio di Leonardo” è uno di quei libri che si leggono d’un d’un fiato, ti prendono e ti restano dentro. La trama è avvincente e originale, ed esplora il mondo interiore del pittore nelle sue mille sfaccettature, con i suoi conflitti e il suo bisogno di libertà e fughe. Un bisogno primordiale di certezze e di risposte, che porterà il genio fiorentino allo scambio di se stesso con un sosia, in un gioco di specchi e di maschere intrigante e tormentato, in cui si frammischiano sentimenti torbidi e aspirazioni al bene, passioni e confessioni, insoddisfazioni e solitudine. Sia la narrazione in prima persona, sia la tematica forte e prevalente dell’inconscio, lo rendono di impatto diretto ed immediato, un aspetto che consente sicuramente riconoscimento ed identificazione nel lettore. Il linguaggio di matrice kafkiana è solido e sicuro, in equilibro perfetto tra verità ed invenzione, una sonda sempre vigile e coerente sull’opacità del reale e sui sotterranei imprevedibili dell’animo umano. Da leggere.

Maria Pina Ciancio

http://www.edizionieiffel.com/

”Lo specchio di Leonardo”, in libreria e on line

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Promo Leonardo con frase A

Sono lieto di comunicare agli amici digitali e non che il mio romanzo LO SPECCHIO DI LEONARDO, da OGGI è ordinabile nelle migliori LIBRERIE (e anche nelle altre!), sul SITO DELLA CASA EDITRICE http://www.edizionieiffel.com, nonché su SU AMAZON,http://www.amazon.it/Lo-specchio-Leonardo-Edi…/…/ref=sr_1_3… .

Vi invito a scoprire come il genio di Leonardo portò a termine la sua più grande invenzione.

Per quanto mi riguarda, non potendo contare per il lancio su “strisce”, “molliche” o “vespe”, confido nel vostro passaparola e nella pubblicizzazione del libro sulle vostre bacheche, siti, riviste, mailing list. Vanno bene anche i piccioni viaggiatori!

Diffondete ad ampio raggio e, soprattutto, ordinate il libro e fatelo ordinare agli amici e parenti, o, nel caso, a quelli che non sopportate.

Sarà un piacere leggere i vostri commenti, osservazioni, critiche e, se proprio non ne potete fare a meno, anche provocazioni politically incorrect.

Per ogni vostra annotazione o comunicazione il mio indirizzo email è ivanomugnaini@gmail.com  .

A presto.

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