poeti
rubrica A TU PER TU: intervista a Dante Maffia
Cari amici, Ferragosto è davvero imminente e molti di voi saranno immersi (è il caso di dirlo) in tutt’altre acque e differenti atmosfere.
Qui sulle sponde del web la scrittura e la poesia non vanno del tutto in vacanza e rilevano eventi interessanti.
Tra i tanti segnalati e segnalabili, faccio riferimento all’iniziativa “Erato a Matera” prevista oggi, 13 agosto. Il programma prevede tra l’altro un intervento di Dante Maffia su “La poesia oggi in Italia”. L’argomento è di particolare interesse e il personaggio ha una notevole conoscenza dell’ambiente, una lunga e proficua produzione, e, non ultima, una personalità definita e autonoma. Maffia ha frequentato autori del calibro di Pasolini, Bassani, Carlo Bernari, Amelia Rosselli, Enzo Siciliano, Domenico Repaci, Elio Pagliarani, Attilio Bertolucci, Giacinto Spagnoletti, Sandro Penna, Maria Luisa Spaziani, Giorgio Caproni, Aldo Palazzeschi. È stato candidato al premio Nobel per la letteratura, è poeta, scrittore, critico letterario e orgoglioso testimone della sua terra, la Calabria.
Gli ho posto alcune domande sullo stato attuale della poesia a cui ha risposto con schiettezza e verve, esprimendo il suo personale punto di vista su vari temi e argomenti, sia di carattere specifico che di portata più generale e onnicomprensiva.
Tutto ciò si inquadra alla perfezione anche nello spirito della rubrica A TU PER TU, il cui intento è quello di generare un potenziale dibattito, uno scambio di pareri e opinioni, sottolineando l’importanza di una pluralità di approcci e prese di posizione.
Partendo da questa intervista si può parlare, per analogia o per contrasto, di tutto ciò che ruota attorno al variegato pianeta della scrittura, e, in termini più ampi, di questo nostro tempo.
Qualsiasi commento che arricchisca il dibattito su questi temi è ben accetto.
L’intervista completa si può leggere anche a questo link:
<a href=”http://www.ivanomugnaini.it/intervista-a-dante-maffia/“>http://www.ivanomugnaini.it/intervista-a-dante-maffia/</a>
Buona lettura! IM
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Intervista aDante Maffia
Che giudizio dai dell’attuale stato della poesia? Come valuti i nuovi fermenti letterari in particolar modo la sperimentazione, anche “ludica” o dissacratoria?
C’è uno stato della poesia attuale? O è soltanto un farneticare approssimativo e superficiale di velleità che crea confusione e non si pone nessun problema e soprattutto non parte dalla conoscenza del passato remoto e prossimo per confrontarsi, colloquiare, disconoscere, ampliare, indignarsi, aderire. Non ci sono nuovi fermenti se non in qualche solitario e ciò che viene offerto e imposto “ufficialmente” è ragione che non ha attinenza con la poesia. E attenti a giocare con la lingua e non fare come quello scienziato che stava studiando le stelle e s’è innamorato del cannocchiale.
Il solo significante, non mi stancherò mai di ribadirlo, non porta da nessuna parte. I giochi di prestigio e i cruciverba fatti passare per poesia sono ridicolaggini da circo equestre, che non lasciano traccia. Tra l’altro non sono affatto una novità le composizioni del nonsenso, appaiono in Gran Bretagna già nel Settecento. Ciò non significa che bisogna muoversi nell’acqua stagnante o putrida, ma con atteggiamento giusto, consapevoli che la poesia non è solo vocabolario o trovata, ma qualcosa di più profondo, un’alchimia imponderabile fatta di vari elementi che per diventare poesia devono amalgamarsi perfettamente.
A me, quando si parla di avanguardie, mi viene da ridere, perché chi scrive è sempre nella postazione delle avanguardie. E poi, ci possono essere le avanguardie se non esistono le retroguardie? Perché in Italia siamo arrivati a questo, perfino ad affermare che i classici sono roba inutile, zavorra. Intanto hanno alimentato epoche intere e alimentano anche la nostra nei più intelligenti e più accorti, perché la poesia è diversa dalla scienza. Qualsiasi insegnante di matematica e fisica delle scuole medie è più bravo di Galilei ma nessun insegnante di lettere ha una briciola di Dante Alighieri. La poesia non è sviluppo costante, approdo e svolta di un qualcosa, ma realizzazione di un miracolo di emozioni e di pensiero che spalanca la nostra coscienza ad emozioni inusitate che ci permettono di avere consapevolezza della realtà e del mondo. Insomma, la poesia, se c’è, è senza tempo e senza aggettivi, ecco perché chi mescola e fa il funambolo non coagula che aria fritta.
Pensi che la poesia, nell’intento di aprirsi ad un pubblico più ampio, rischi in alcuni casi di snaturarsi oppure che tale ampliamento sia insito nel processo innovativo? Leggi il seguito di questo post »
CANONE INVERSO, antologia , presentazione a Milano, 5 novembre
COMUNICATO STAMPA E INVITO
L’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Centro di Ricerca Letteratura e Cultura dell’Italia Unita, insieme con l’Editrice Gradiva Publications dell’Università Statale di New York, è lieta d’invitarla alla presentazione, con relativa lettura di testi, dell’antologia bilingue CANONE INVERSO, Anthology of Contemporary Italian Poetry, a cura di Pietro Montorfani (Gradiva Publications, State University of New York, 2014).
Presiede e coordina il Prof. Giuseppe Langella
Introducono il Dr. Pietro Montorfani e il Prof. Luigi Fontanella
Leggeranno testi della propria poesia, tratti dall’antologia, alcuni dei poeti antologizzati: Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Luigi Fontanella, Alberto Nessi, Giancarlo Pontiggia, Patrizia Valduga, Cesare Viviani.
Data e ora: mercoledì, 5 Novembre, alle ore 10.
Luogo: aula Pio XI, Università Cattolica del Sacro Cuore,
Largo Gemelli 1, Milano.
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EVENTO APERTO AL PUBBLICO
Cuore di preda: 5 marzo 2013
5 marzo 2013: “Cuore di preda”
Roma – Via del Collegio Romano, 27 – Sala della Crociera
marzo 2013 – Presentazione volume
Queste poesie sono il primo passo per dare voce simbolica all’indicibile. Rendono visibile una violenza tanto più cieca perché non eccezionale, ma quotidiana, comune, consumata tra il decoro delle pareti domestiche o nei luoghi di lavoro, nei rapporti di ogni giorno. Il silenzio delle vittime è stato infranto da quelle che per prime hanno trovato il coraggio di parlare. Il femminicidio è l’olocausto del nostro tempo, come lo è stato nei tempi passati, ma non è più invisibile, relegato alla periferia delle nostre vite. I poeti devono parlare di questo. Le poete lo stanno già facendo”.
L’antologia uscita per le edizioni CFR nel 2012 e che raccoglie testi poetici firmati da numerose ed eccellenti poete contemporanee, corredato dalle opere visive di Fabiola Ledda, verrà presentata martedì 5 marzo 2013 alle ore 17.30 presso il Collegio Romano, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Sala Crociera in Via del Collegio Romano 27.
Interverranno oltre alla curatrice, Maria Concetta Petrollo Pagliarani, Direttrice della Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte di Roma, Presidente dell’Associazione Amici delle Biblioteche, numerose poete antologizzate e alcuni poeti romani che hanno aderito a questa iniziativa a fianco delle donne per dire basta ai femminicidi. Assieme leggeranno poesie e interverranno sull’argomento.
Gli interventi d’apertura saranno tenuti dalle poetesse Maria Grazia Calandrone, presente nel libro con l’intenso poemetto “Il crollo anchilosato di una cosa” e da Biancamaria Frabotta.
Seguiranno letture e interventi di
Annelisa Alleva (Roma)
Lucianna Argentino
Carlo Bordini (Roma)
Maria Teresa Carbone (Roma)
Marcella Corsi (Roma)
Zara Finzi (Bologna)
Beppe Sebaste (Roma)
Serenella Gatti Linares (Bologna)
Fabiana Grasso (Treviso)
Giovanna Iorio (Roma)
Loredana Magazzeni (Bologna)
Fiorenza Mormile (Roma)
Rossella Or (Roma)
Fabio Orecchini (Roma)
Cetta Petrollo (Roma)
Sally Read (Roma)
Franca Rovigatti (Roma)
Anna Maria Robustelli (Roma)
Francesco Dalessandro (Roma)
I poeti che abitano il silenzio
Accademia del Silenzio
è lieta di presentare
I POETI CHE ABITANO IL SILENZIO
Franco Loi
Milo De Angelis
Stefano Raimondi
LIBRERIA UTOPIA
Via Moscova 52
28 APRILE 2012
ORE 18,30
Un percorso dove la poesia diventa luogo privilegiato del silenzio non perché “silente” ma perché attenta: in ascolto. Un incontro con poeti che hanno sempre posto e disposto nell’Attenzione dell’ascolto tutta la loro cifra poetica, intelaiando con il mondo circostante storie, racconti, emozioni. La loro poesia qui viene portata alla visibilità da una amalgama di intenzioni che, nelle loro attese di silenzio, diventano detonanti e sonore. Un reading poetico dove conoscere e porsi in ascolto di voci che hanno fatto strade diverse nell’intento di costruire una storia comune. Con loro la città diventa “cortile” e le case pezzi di cuore; qui le vie portano agli incontri. Milano è qui ospite in ascolto, in silenzio!