Susanna Barsotti

A TU PER TU – Susanna Barsotti

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A TU PER TU

UNA RETE DI VOCI

Susanna Barsotti è la destinataria della terza intervista della rubrica A TU PER TU – Una rete di voci.
Susanna è una dottoranda della Scuola Normale di Pisa. È anche un’artista, si occupa di illustrazioni, soprattutto di acquerelli, con l’evocativo nome d’arte Limoni Blu. È stata insegnante in un carcere e da questa sua esperienza è nato un libro che ho avuto l’opportunità di leggere e che considero di notevole rilievo, sia sul piano sociale e umano (e quindi umanistico) che dal punto di vista strettamente letterario.
Per conoscere questa autrice con ottime prospettive nei suoi ambiti di lavoro e di studio e nelle sue poliedriche espressioni artistiche, molto meglio di queste brevi note introduttive potrà fare la lettura dell’intervista.
Buona lettura, IM
L’obiettivo della rubrica A TU PER TU, rinnovata in un quest’epoca di contagi e di necessari riadattamenti di modi, tempi e relazioni, è, appunto, quella di costruire una rete, un insieme di nodi su cui fare leva, per attraversare la sensazione di vuoto impalpabile ritrovando punti di appoggio, sostegno, dialogo e scambio.Rivolgerò ad alcune autrici ed alcuni autori, del mondo letterario e non solo, italiani e di altre nazioni, un numero limitato di domande, il più possibile dirette ed essenziali, in tutte le accezioni del termine.

Le domande permetteranno a ciascuna e a ciascuno di presentare se stessi e i cardini, gli snodi del proprio modo di essere e di fare arte: il proprio lavoro e ciò che lo nutre e lo ispira.

Saranno volta per volta le stesse domande.

Le risposte di artisti con background differenti e diversi stili e approcci, consentiranno, tramite analogie e contrasti, di avere un quadro il più possibile ampio e vario individuando i punti di appoggio di quella rete di voci, di volti e di espressioni a cui si è fatto cenno e a cui è ispirata questa rubrica
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5 domande

a

Susanna Barsotti

 

1 ) Il mio benvenuto, innanzitutto.

Puoi fornire un tuo breve “autoritratto” in forma di parole ai lettori di Dedalus?

Non so dare una definizione perentoria di cosa sono, né di chi sono. L’unica cosa che può forse definirmi è ciò che faccio, e l’essenza delle mie giornate è da sempre fatta di scrittura, lettura e fantasticherie che amo rappresentare sulla carta con gli acquerelli. Nella vita, sono una studiosa e un’illustratrice. Mi sono laureata in Filologia Moderna e sto facendo il dottorato alla Scuola Normale di Pisa, ma appena posso disegno, illustro, progetto. Il mio nome d’arte è Limoni blu e la mia essenza è l’acquerello. Da fruitrice e da studiosa di letteratura prediligo la poesia medioevale e in particolare la lirica trobadorica. Ho fatto tesoro di esperienze passate (lavorative e non solo) molto diverse dalla mia attuale vita; grazie a queste e ad alcuni incontri significativi trovo tutt’oggi le spinte profonde delle mie espressioni.

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Nazione Indiana – recensione a “La Cosa”

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“La cosa, quindi, è il centro dell’interesse. Non la cosa da un altro mondo, ma da questo. O meglio da questo mondo e da tutti i mondi, reali e immaginari, saggi e pazzi, belli e orrendi che questo nostro folle folle mondo racchiude”.

Su Nazione Indiana una mia recensione al libro “La Cosa” di Gianluca Garrapa, con qualche escursione su cinema, pittura, poesia e altre “cose” belle

Nazione Indiana – recensione a “La Cosa”

200 opere e un'anteprima mondiale. Escher a Trieste - LivingCorriere

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A SCUOLA DENTRO

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A scuola dentro - copertina

Susanna Barsotti, A scuola dentro, Edizioni DivinaFollia, 2020, pp. 335

nota di lettura di Ivano Mugnaini

Il “dentro” a cui fa riferimento il titolo del libro è il nucleo, ma anche lo snodo, il punto di connessione. Da lì si irradiano i vari volti, gli aspetti, i significati di questo testo. Andare a scuola dentro equivale ad una scelta che può essere letta in vari modi: portare l’insegnamento dentro, in qualità di docente, ma anche acquisire, attingere a sua volta, da quel luogo, conoscenza. Ciò va in direzione contraria rispetto al cosiddetto senso comune.

 “Li hanno messi dentro”, diciamo noi tutti quando commentiamo un arresto. È un modo semplice e sbrigativo per far sì che, dal punto linguistico, e quindi psicologico (e per estensione fisico) di snodi e di ponti non ce ne siamo più. “Li”, cioè “loro”, si contrappone in modo inequivocabile a “noi”. Loro da una parte e noi dall’altra; così come “dentro” è agli antipodi di “fuori”: c’è un muro, altissimo, di cemento, che separa un mondo non solo dalla consistenza fisica ma anche dall’idea dell’altro, dalla necessità e dalla volontà di immaginarlo come una realtà esistente.

Quel “dentro” è lo specchio, deformato, deformante, volutamente tenuto in stanze semibuie, delle nostre paure, delle debolezze, delle colpe, di quella parte della nostra umanità di cui pensiamo di doverci vergognare, un po’ come quei panni, anch’essi proverbiali, che non solo non laviamo in pubblico ma preferiamo lasciare nel fondo di qualche armadio accuratamente chiuso a chiave.  

«Quest’anno ho fatto la mia prima esperienza da insegnante presso il carcere Due Palazzi di Padova. Essendo ancora professionalmente immatura, sia in quanto docente, sia, a maggior ragione, in quanto docente nel contesto penitenziario, si è trattato di un’esperienza tanto faticosa, quanto formativa ed emozionante. Per questo ho deciso, ogni volta che tornavo dal lavoro, di raccogliere in un diario i ricordi, le riflessioni, i sedimenti umani che gli incontri mi lasciavano». 

Mi ha scritto queste informazioni, Susanna Barsotti in una mail alcuni mesi fa, e in un messaggio successivo ha aggiunto «il libro è cresciuto a dismisura e ha un taglio diaristico, dunque abbastanza autobiografico».

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Vincitori, finalisti e segnalati del Concorso La vita in prosa ediz. 2012

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La terza edizione del Concorso LA VITA IN PROSA organizzato in collaborazione con puntoacapo Editrice, ha visto la partecipazione di 190 Autori, per un totale di 357 lavori inviati da tutte le regioni italiane.
La Giuria del Concorso, composta da Adrian Bravi (scrittore), Roberta Lepri (scrittrice), Mauro Ferrari (poeta, critico, direttore editoriale di puntoacapo Editrice), Alessandra Paganardi (scrittrice, collaboratrice di riviste letterarie nazionali), Daniela Raimondi (poeta e scrittrice), Valeria Serofilli (scrittrice, presidente del Premio Astrolabio), e da Ivano Mugnaini (ideatore e curatore del Concorso, scrittore, direttore della collana di narrativa AltreScritture di puntoacapo Editrice), ha valutato i testi inviati, rilevando anche per questa edizione un livello qualitativo soddisfacente tenendo conto della grande varietà di stili, generi e temi, a testimonianza di percorsi personali variegati e interessanti.
La Giuria, che ha valutato i racconti in forma anonima, ha effettuato una prima selezione, in seguito a cui sono emersi i lavori dei seguenti Autori ritenuti degni di segnalazione:
Luigi Arena, Martina Barducci, Susanna Barsotti, Bruno Bianco, Monica Boccaccio, Tiziana Boccaccio, Martina Bono, Luca Boschetti, Maria Vittoria Boschiero, Antonella Brighi, Loretta Buda, Rosalba Calcagno, Enzo Campi, Marco Capponi, Davide Castiglione, Letizia Castronai, Maria Gisella Catuogno, Antonio Cernuschi, Pino Chisari, Alessandro Corsi, Caterina Davinio, Gabriele De Mori, Lorenzo Falletti, Guillermo Fava, Nicola Gaggelli, Filippo Gatti, Alessia Gonfloni, Arjan Kallço, Anna Lamarina, Anna Rita Lisco, Ilaria Mainardi, Matilde Maisto, Monica Martinelli, Roberto Morpurgo, Fabio Muccin, Franca Oberti, Damiano Pepe, Gavino Puggioni, Maria Sanchez Puyade, Marco Righetti, Marco Rodi, Massimo Sannelli, Antonella Santoro, Vittorio Sartarelli, Fulvio Segato, Angela Siciliano, Danila Talamo, Michelina Turri, Giuseppe Vetromile, Lucia Visconti, Elena Volonterio, Elisabetta Zanasi, Mara Zanetti, Silvia Zordan, Giuseppina Zupi.
Un’ulteriore cernita ha evidenziato i testi dei seguenti Autori, a cui è stata attribuita la qualifica di Finalisti:
Maria Vittoria Boschiero, Antonella Brighi, Davide Castiglione, Caterina Davinio, Lorenzo Falletti, Anna Rita Lisco, Roberto Morpurgo, Maria Sanchez Puyade, Marco Righetti, Marco Rodi.

Dalla valutazione dei racconti finalisti, è emersa la seguente classifica:
Racconti VINCITORI :
Primo classificato: Muette , di Roberto Morpurgo
Secondo classificato: Un brillio di smeraldo , di Caterina Davinio
Terzo classificato: Il quaderno dei bottoni , di Anna Rita Lisco
Racconti SEGNALATI EX-AEQUO :
La lettera A , di Maria Vittoria Boschiero
Segmenti , di Antonella Brighi
L’elefantino verde , di Davide Castiglione
Dalla canicola al blu , di Lorenzo Falletti
L’automa , di Maria Sanchez Puyade
La fuga , di Marco Righetti
Fuggo via , di Marco Rodi .
I racconti dei primi tre Autori classificati verranno pubblicati in una plaquette edita da puntocapo Editrice ed inserita nella Collana AltreScritture narrativa.
Come da Bando di concorso, puntoacapo Editrice si riserva inoltre di pubblicare, con regolare contratto di edizione, in volume singolo o nei Quaderni di Narrativa Contemporanea “Dedalus”, alcune opere degli Autori partecipanti di particolare interesse e rilevanza.