Gabriela Fantato

LETTI SULLA LUNA

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LETTI SULLA LUNA 

Inauguro oggi una piccola rubrica il cui scopo è quello di segnalare alcuni volumi e alcuni autori con cui sono venuto in contatto, personalmente o tramite i loro scritti. 

L’intento è quello di incuriosire, e magari anche di spingere a compiere il passo ulteriore, piccolo ma significativo: approfondire, leggere altre cose, dire “sì mi piace”, oppure dire “Mugnaini non capisce niente, ha gusti da troglodita”.

Va bene tutto. Purché si metta in moto il meccanismo.

Proporrò alcuni testi e qualche nota, nel senso musicale del termine, qualche breve accordo che possa dare un’impressione, un’atmosfera.

Se poi qualcuno, qualche essere semi-mitologico, volesse compiere anche il passo da gigante (quello alla Polifemo, o alla Armstrong sulla Luna, vera o presunta che sia) di acquistare una copia di uno dei suddetti libri… beh… allora il trionfo sarebbe assoluto e partirebbe la Marcia dell’Aida.

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Inizio con un libro dal titolo che non fa sconti, non lascia spazi ad improbabili Arcadie: “L’estinzione del lupo”.

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L’ESTINZIONE DEL LUPO

di Gabriela Fantato

Un mondo che non c’è più, un animale cacciato in modo spietato e ridotto in riserve sempre più minuscole e impervie, dove si sente estraneo, fuori tempo e fuori zona, come certi ricordi, come la realtà che prima era quotidiana, vissuta con naturalezza, pane e vino mangiati e bevuti  con passione autentica, senza sofisticazioni sterili, senza strangolanti recitazioni di copioni autoimposti.

 

Al primo piano da una finestra
incastrata tra le altre
la signora Anna vedeva il nostro
sciogliere le reti,
intrecciare logica e spavento
nella furia delle stanze,
dentro le pagine bianche
in cui tenevo stretta la mia fuga
come un’estate venuta troppo presto.
Mi dicevi inventiamo il mondo
nella lirica del pane, nel rosso del sangue
facciamolo ora,
come se fosse tutto vero, come se

Ma, come osserva Elio Pecora nell’introduzione, “non v’è nostalgia, è negato ogni ritorno. Tutto si mostra come dietro un velario, di chi guarda lontano in una luce tenue”.

Era così facile il racconto,
facile entrare nelle trattorie,
bersi il novello o un amaro
tra Ticinese e corso Garibaldi
dove c’era un palazzo per noi.
Chi era stato dentro quelle stanze
prima del sogno dentro i libri,
la cicatrice nella mano…
Era solo nostro l’abitare
senza cesso, senza le spalle alte di mio padre
e la casa in smottamento,
dentro l’imponenza di nobiltà lombarda
la muffa vien giù dal tetto.

E sono gli oggetti a dare la salvezza. Nel momento di una resa che è a volte la sola reale vittoria possibile, l’accettazione di un tempo altro in cui si è ancora vivi ma abitanti di altri luoghi, di altri noi.

E la schiettezza volutamente brusca dei termini, le cose chiamate per quello che sono “cesso”, “muffa”, “cicatrice”, si affianca alla dimensione e all’espressione verbale del  racconto, del palazzo, della nobiltà.

La vita incontra la vita vera nel momento in cui trova il modo di guardarla per come è e di chiamarla con le parole in cui si riconosce, nello spazio compreso tra il misero e il sublime.

Lì si colloca la descrizione che si riveste e ci riveste del mistero per eccellenza: il tempo. Il tormento e la meta di ogni poeta, oggetto di terrore e di desiderio, tortura e pensiero fisso. Lo Zahir piantato nel costato. Ciò che intreccia logica e spavento nella furia delle stanze della nostra estate venuta troppo presto.

Ed è in questo ambito, in questa terra di nessuno ( e di tutti) che si colloca la poesia sincera e tagliente di Gabriela Fantato. La sua mano non si ferma alla superficie. Le dita, siano esse carezza o forbice, scavano al di sotto, dove pulsa e fa bene e male il sangue, la linfa dell’esistenza, per cercare ciò che davvero ha ferito o sfiorato lasciando comunque una traccia, un solco visibile e percepibile.

Questo libro suggerisce, anzi mostra, mette in evidenza il compito di tutti i lupi estinti ma ancora dotati di senso e respiro. Senza additare panacee, ma con il coraggio di dire e di dirsi, documentando fedelmente il sentito, il vissuto, tesse lo spazio esistenziale che separa l’aspirazione alla vita (e forse perfino al sogno) da “queste cellette,/ case piccole,/ dove la paura/ guarda l’orologio / ogni mattina che passa»

 

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Gli anni sono quelli “dei sogni, degli errori e di molte sconfitte” della generazione del ’76. La città è Milano delle case delle ringhiere, case ottocentesche “con la muffa ovunque / e il cesso fuori al piano, dietro una porta”. La voce che racconta scende dentro se stessa, raggiunge la sua grana, si ascolta partecipe e accoglie tante voci in una pacatezza trovata dopo l’inquietudine. La parola pulita, densa, aderisce al suo significare. Non v’è nostalgia, è negato ogni ritorno. Tutto si mostra come dietro un velario, di chi guarda lontano in una luce tenue.

dall’introduzione di Elio Pecora
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Gabriela Fantato

Poetessa, critica e saggista, tradotta in inglese, francese, arabo e spagnolo. Suoi testi sono compresi nell’antologia: Nuovi poeti italiani 6(Einaud, 2012) e in “Almanacco dello Specchio”(Mondadori, 2009), con il poemetto A distanze minime. Raccolte poetiche: L’estinzione del lupo ( Empiria, 2012); The  form of life,  bilingue, traduzione E. Di Pasquale (Chelsea Edition, New York, 2012).Codice terrestre, (La Vita Felice,2008); il tempo dovuto, poe­sie 1996-2005 (editoria&spettacolo,2005); Moltitudine (Marcos y Marcos,2001); Northern Geography,traduzione E.Di Pasquale (Gradiva Publications, University of New  York, 2002); Fugando (Book editore, 1996). Per molti anni ha diretto la rivista “La Mosca di Milano”, codirige: Almanacco di Poesia PUNTO e la collana  poetica SGUARDI (La Vita Felice). Ha scritto testi in versi per la musica, andati in scena nei maggiori teatri italiani (Piccolo Teatro di Milano, Arena di Verona, Teatro Comunale  di Trento, Teatro  Giacosa di Novara, Filarmonica di Roma, Donizetti di Bergamo).

 

QUINTO PUNTOACAPO DAY – 6-7 SETTEMBRE

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PUNTOACAPO nuovo LOGOlettura6-7 SETTEMBRE: PRESSO IL BORGO DI CASTELLANIA

QUINTO PUNTOACAPO DAY

Si terrà presso il Borgo di Castellania, paese natale di Fausto Coppi, la quinta edizione del puntoacapo Day. Molto più che un incontro riservato agli autori della Casa editrice novese, questo evento si configura ormai come uno dei grandi appuntamenti annuali di cultura e letteratura, in collaborazione con la Biennale di Poesia di Alessandria (http://biennaledipoesia.wix.com/biennale)

e l’Associazione letteraria La clessidra (http://Laclessidra.wix.com/home).

 

V puntoacapo Day

Le poesie nella memoria:

la poesia bene comune

 

PROGRAMMA

Cattura

 

SABATO 6 SETTEMBRE

Dalle ore 9,30 – Registrazione. Break di Benvenuto

Ore 10,00 – Apertura: Aldino Leoni (Presidente Biennale), Elvira Mancuso (Vice Presidente Biennale), Mauro Ferrari (Dir. culturale Biennale e Direttore puntoacapo)

Ore 10,20 – Le poesie nella memoria: Interventi di Letizia Lanza e Giancarlo Pontiggia

Ore 11,20 – Anticipazioni: Il Fiore della poesia italiana

Ore 11,30 – Voci: Fosca Massucco,  Carla Mussi, Mauro Macario, Gianfranco Isetta, Alessandra Paganardi

Ore 12,30 – Pranzo

 

Ore 15,30 Conversazione con Carlo Alberto Sitta, con un ricordo di Nino Majellaro

Ore 16,10 – Voci: Massimo Bondioli, Sergio Gallo, Silvia Comoglio, Aldino Leoni

Ore 16,40 – L’Amore dalla A alla Z, a cura di Vincenzo Guarracino. Intervento di Carlo Alberto Sitta

Ore 17,00 – Il Presente dei Poeti: Riflessioni sull’Almanacco Punto della poesia italiana. A cura di Salvatore Ritrovato, Gabriela Fantato, Giancarlo Pontiggia

Ore 17,40 – Voci: Francesco Dalessandro, Alberto Toni, Lucianna Argentino, Luigi Cannillo, Dario Pasero, Elena Corsino

 

Cena e a seguire Spettacolo:

Incontriamoci all’Inferno: spettacolo con Cinzia Demi e Riccardo Farolfi alle chitarre

DOMENICA 7 SETTEMBRE

Ore 9,30 – Saluto dell’Editore Cristina Daglio.

Ore 10,00 – Le Antologie: In classe, a cura di Maurizio Casagrande (ne parla Carlo Alberto Sitta); Poesia in Piemonte e Valle d’Aosta; Poesia in provincia di Alessandria). Intervengono Curatori e Autori.

Ore 10,45 – Voci: Riccardo Olivieri, Cinzia Demi, Caterina Davinio, Amedeo Ansaldi, Angela Donna, Loris M. Marchetti, Alberto Rizzi

Ore 11,30 – Anticipazioni: la nuova Collana di narrativa; Fausta Squatriti e Marina Wiesendanger

Ore 11,45 – Le Collane di teatro e aforistica Il Porcospino e L’Istrice, a cura di Roberto Morpurgo

 

Ore 12,00 – Pranzo

 

Ore 15,30 – Voci: Gianfranco Lauretano, Salvatore Ritrovato, Massimo Morasso, Gabriela Fantato, Luisa Pianzola, Mauro Ferrari

Ore 16,15 – Conversazione con Giancarlo Pontiggia. Conduce Salvatore Ritrovato

Ore 16,45 – Voci: Valeria Borsa, Camillo Sangiovanni, Roberto Chiodo, Marco Maggi, Roberto Valentini, Enrico Marià, Simonetta Longo, Luca Ariano

Ore 17,30 – Chiusura: Poesia e musica a cura di Francesco Macciò

 

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Nei locali del Borgo:

Bookshop

Esposizioni artistiche a cura di Max Carcione, Maurizio Caruso e altri

“Il Fiore della poesia italiana” a cura di Mauro Ferrari

 

 

IN COLLABORAZIONE CON:

BIENNALE DI POESIA DI ALESSANDRIA  #  ASSOCIAZIONE LETTERARIA LA CLESSIDRA

La Mosca di Milano , numero 24

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Con il patrocinio dell’ l.C.
“Casa del Sole” di Milano
vi invita
Lunedì, 28 maggio 2012 – h. 18.00
Auditorium ex Chiesetta del Parco Trotter
con ingresso gratuito
Presentazione del
n. 24 della Rivista
la Mosca di Milano Intrecci di Poesia, Arte e Filosofia
Sguardo e Visione
con la partecipazione di
Corrado Bagnoli, Giusi Busceti, Luigi Cannillo,
Gabriela Fantato, Angelo Lumelli, Ottavio Rossani
leggeranno i propri testi inediti
Zefferina Castoldi e Angela Passarello
L’ingresso principale del parco è in Via Giacosa, 46 – Milano – M1 Rovereto. Con una passeggiata di due minuti tra gli alberi sul viale di sinistra,
si avvista il campanile della Ex-Chiesetta. Sarà sempre aperto l’accesso diretto dal cancellino di Via A. Mosso, 7 (Angolo Via Padova).

versincanto@gmail.com – tel. 02/26822533

Una vita scommessa in poesia: Firenze, 28 maggio

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LUNEDI 28 MAGGIO ALLE ORE 16,30 presso il Palazzo Medici Riccardi in Via Cavour 1 a Firenze sarà presentato, in occasione dell’ottantacinquesimo compleanno di Alfredo de Palchi il volume ALFREDO DE PALCHI: UNA VITA SCOMMESSA IN POESIA, New York, Gradiva Publications, 2011, curato da Luigi Fontanella. Presenzieranno Paola Lucarini Poggi, presidente dell’Associazione SGUARDO E SOGNO, e Luigi Fontanella, docente di Letteratura Italiana presso la State University di New York, direttore della rivista internazionale GRADIVA. Il volume contiene scritti, fra gli altri, di Sebastiano Aglieco, Mariella Bettarini, Donatella Bisutti, Michele Brancale, Milo De Angelis, Gabriela Fantato, Luigi Fontanella, Annalisa Macchia, Valerio Magrelli, Irene Marchegiani, Giuseppe Panella, John Taylor, Antonella Zagaroli. Sarà presente l’autore Alfredo de Palchi che leggerà alcune poesie.