caffè dell’ussero
Il principio della scorta – Valeria Serofilli
Il materiale che mi è stato inviato da Valeria Serofilli (e che pubblico integralmente in questo post) è così ampio e variegato che già rappresenta un valido biglietto di visita per questo suo libro di recente uscita pubblicato da Leonida Edizioni.
Mi riferisco alle circostanziate note introduttive di Floriano Romboli e Armando Saveriano in cui i due critici esprimono con dovizia di dettagli e di riferimenti testuali e intertestuali il loro punto di vista sul volume. Ma faccio riferimento anche alla nota dell’autrice stessa in cui la Serofilli spiega l’articolazione, la suddivisione interna delle varie parti del libro e altre caratteristiche “tecniche” del testo che ne determinano l’essenza e ne orientano i contenuti.
Da parte mia, aggiungo alcune piccole osservazioni personali, annotando sinteticamente che il titolo, così distante dalla tendenza dominante nella maggioranza dei libri di poesia, conduce su strade originali e accattivanti. Ai lettori il compito e il gusto di verificare la coerenza del titolo con i contenuti e con gli intenti espressivi che annuncia ed evoca. Non ultimo, trovo interessante l’accostamento in uno stesso volume di due modi e mondi espressivi in apparenza distanti come la poesia e il teatro. Anche in questo caso ai lettori l’onere e il piacere di verificare la fluidità di questo alchemico amalgama.
IM
Prefazione
di
Floriano Romboli
“Il senso della vita, la forza dell’amore,
il fascino della poesia”
Valeria Serofilli ha fin dagli esordî inteso il proprio lavoro poetico quale occasione di vivo impegno conoscitivo, momento privilegiato di reiterata, metodica riflessione intorno al significato dell’esistenza, ai valori primarî di essa, ai suoi fondamenti etico-sentimentali. La ricerca artistico-letteraria non nasconde la profondità dell’intento esplorativo, il desiderio intenso di verità che l’ispira, eppure rifiuta ogni posa cattedratica, ogni supponenza definitoria, esprimendo idee attenuandone però nel contempo la rigidità con una saggezza antidogmatica, che consegue il suo equilibrio attraverso l’elaborazione formale. Leggi il seguito di questo post »
Libri, piedi, mani, migranti e cercatori di poesia
John Fante in una lettera al suo editore che gli chiedeva se si considerasse uno scrittore di romanzi e racconti o di poesie gli rispose esattamente così: “I am ambidextrous”.
Venerdì prossimo 19 gennaio, alle ore 18.00, al Caffé dell’Ussero di Pisa, nell’ambito degli incontri di AstrolabioCultura, dialogherò con Luigi Fontanella del suo romanzo Il dio di New York e del suo volume di poemetti e racconti in versi Lo scialle rosso.
Sarà un’occasione per riflettere sulla vexata quaestio: è meglio essere “ambidestri” nel mondo della scrittura, o “fare” solo poesia o solo narrativa?
Sarà un’occasione per parlare di “Gradiva”, la ormai storica rivista letteraria edita da Fontanella, e gli amici presenti potranno proporre in lettura loro scritti, editi o inediti. Leggi il seguito di questo post »
I Quaderni dell’Ussero
Per i tipi di Collezione Letteraria, collegata a puntoacapo Editrice, Valeria Serofilli ha curato una serie di Quaderni dedicati alle autrici e agli autori ospitati allo storico Caffè dell’Ussero di Pisa nell’ambito di una serie di incontri promossi e organizzati dall’Associazione Astrolabio da lei diretta.
Propongo qui di seguito alcuni brani del Quaderno che la Serofilli ha dedicato ai libri di cui è autrice. Ho ricevuto dalla Serofilli per il blog Dedalus assieme ad alcuni stralci del Quaderno a lei dedicato anche alcune note critiche. Pubblico alcuni testi tratti dalla raccolta “Dai tempi” con la nota critica di Marco Righetti.
Rinnovo a tutte e a tutti voi il mio auguro per un’ottima estate. IM
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Allo scopo di ridare vita all’antica tradizione dei cenacoli letterari, mi pregio di promuovere e organizzare ormai da diversi anni il Ciclo di Incontri e dibattiti nelle due sedi diverse ma complementari del Caffè Storico Letterario dell’Ussero di Pisa e il Relais dell’Ussero di Villa di Corliano, dimora storica del XV secolo della famiglia Agostini Venerosi Della Seta. I Quaderni dell’ Ussero intendono dunque costituire un progetto editoriale il cui fine è dare risalto agli autori ospitati di volta in volta nell’ambito del Calendario degli omonimi Incontri Letterari, legando insieme contributi diversi ma non per questo disparati , attenendosi alla formula dell’evento svoltosi al Caffè dell’Ussero o a Villa di Corliano. Il Quaderno propone infatti : la recensione critica al volume presentato; una scelta antologica del libro in oggetto e di altri testi editi e inediti dell’autore; un suo curricolo.
Grazie a nuove presentazioni di altri Autori di valore, la tradizione dell’Ussero sarà continuamente rinnovata, confermandosi come un punto di riferimento significativo per la cultura italiana.
Valeria Serofilli
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testi di Valeria Serofilli
DAI TEMPI – Raccolta inedita
Dai tempi
Già ti conosco / meglio, ti ho riconosciuto
Sei lo stesso / dei tempi della clava
che si ostina con la pietra focaia
che mi stringe / al riparo dagli orsi
Sei l’antico etrusco
che abbraccio sul sarcofago
il bizantino con me nel mosaico
Ti ho riconosciuto
Sei lo stesso / con me steso sul triclinio
mentre sorseggi assenzio e mi accarezzi
Sei il fontanone romano / che mi schizza
e io la vestale che
scherza con il getto
Sei lo stesso con cui danzo
il minuetto e mi difende
da chi tenta lo sgambetto
Lo stesso che adesso
mi accompagna in ascensore
mentre clicca su fb “mi piace” o “commenta”
e che su Marte mi sposerà all’istante
cercando un varco telematico al consenso
Lo stesso sei, che stringo a me
dai tempi / ad adesso.
Il Fornaio
Quando il Fornaio / impastò la mia pagnotta
vi mise sale / lievito, sesamo di giudizio / smalto rosso
di zenzero un pizzico
amore molto / vino bianco
e forse un po’ d’inchiostro
La unse quel tanto di sudore / giusto lavoro
la spezzettò in tasche di ricordo
Ne serbò briciole / per piazze di piccioni
e per piccole tese mani di ogni colore
Pezzi più grossi / cartilagine rigenerante
azione/ non azione
o per sgualcite merende sui banchi / ricreazione
Infornò il tutto, indicandone i tempi
di cottura / doratura
Lasciò detto che / quotidiana messe
pane vita fosse / per me
questa Poesia.
Lettera a mio padre
(A più sereni cieli)
Ora che più manchi/ più non manchi
e la tua memoria a quest’ora
s’intride di luce
Anche qui, tra la folla/ intossicata di vita
vocii richiami applausi
mi tieni compagnia
Più presente di quando/ al mattino
ti alzavi già stanco e soffermavi
la mente/ prima d’iniziare il giorno
Chissà com’è ora il tuo giorno
che non sia un’andata senza ritorno
un sonno privo di risveglio
Qui nell’aria una strana dolcezza
e non è certo tutto quel che resta
e mentre la calma acqua del Fiume continua a incorniciare Pisa
ho in me il tuo abbraccio/ astratto, ma non per questo meno caldo
Sei tu che più non soffri/ caro
o il ricordo di te/ a rifiorirmi dentro
senza addio?
Ora che ti so quieto/ adagiato sulla parte di me
che t’appartiene
ritorno bambina, fresca e fragile
a scrivere “padre mio, ti voglio bene”.
Ora che l’afa
Ora che l’afa
non cessa il suo morso lento/ ma vorace
ti porterei con me, a toglierti un po’ di smog
di quel catrame trasparente/ sedimento
della vita di sempre
Ti porterei alle Canarie
a ritrovare/ il volo
di quei freschi baci selvatici
Alle Sechelles, ad annegare i pensieri
di te /di me
Mentre qui/ solo l’eco delle foreste
oasi fittizie di un artificiale ferragosto
O non è forse/ il solo
restare qui/ abbracciati
mare monte lago
semplicemente noi
la nostra estate?
(Agosto 2012)
A me ti rapirà
Tra non molto/ a me
ti rapirà il sonno
e resterò a parlare col tuo fantasma
Sarà allora che potrò dirgli
tutto quel che taccio
prima del risveglio e di quel tuo “devo andare”.
Uomo nuovo
(Ab ovo)
Si rompa il guscio/ di pietra focaia e fionda
il cavernicolo di ripercussioni e invidia
Abbandonare, vorrei/ la crisalide di mattoni vecchi
e rinascere acqua di lago/senza spreco
fondamenta più solide, anche se di palafitta
e poter dire infine
”Evviva, è nato/ l’uomo senza il guscio!”.
SS.Pasqua 2013
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Note a lettura della plaquette “Dai tempi” di Valeria Serofilli
La poesia di Valeria Serofilli sgorga con il procedere di un tempo sempre uguale e diverso, è improvvisa agnizione che supera la memoria “Sei l’antico etrusco/che abbraccio sul sarcofago/il bizantino con me nel mosaico”, filiazione del proprio bisogno di nuovo consistenza, “Sei il fontanone romano / che mi schizza/e io la vestale che/scherza con il getto”, o ineludibile identità di un pensiero circolante, perché la matematica della poesia ha la proprietà di non far fuggire nulla “Lo stesso sei, che stringo a me//dai tempi / ad adesso” (Dai tempi).
E c’è la cortesia tutta naturale, sorgiva, di far lievitare il pane dei ricordi e volgerlo in elezione stringente: “Lasciò detto che / quotidiana messe// pane vita fosse / per me //questa Poesia” (Il fornaio), o il volo sperato verso un presente che tolga “un po’ di smog/ di quel catrame trasparente/ sedimento//della vita di sempre”. Parca, estroflessa la chiusa, il finire di un’attesa nella pacificazione di una resa che però ha identità impreviste : “O non è forse/ il solo// restare qui/ abbracciati// mare monte lago/ semplicemente noi/la nostra estate?” (Ora che l’afa).
Le occasioni per adottare lo sguardo altro, ‘il senso del verso’, sono le più comuni, “La sveglia”, con la sua crudele sottrazione di un tempo altrimenti disincarnato, il “Compleanno” col suo ‘discorso farfait’, il candore elegiaco per l’eternità di una cometa (“Halley”) e il gioco finale di un abbraccio da regalare alla Cometa’. Può avvenire di tutto, scrivendo poesia, anche il dilatarsi di un batter di ciglia, lo smarrimento dei collanti umani della fretta, l’essere appesi a un filo che non ha altro significato che la perdita della gravità, la leggerezza di un tempo diverso.
Percorsa la parabola, il canto si volta in senso di ineludibile distanza – come nella sognante “Aprilia Lunarossa (a una figlia probabile)” – in consapevolezza di impossibile ‘scambio di sopravvivenze’, in speranza che la poesia, in ultima analisi, non deluda, non derida. E la finestra del disinganno si allarga ancora in “Resoconto”, articolata riflessione che brancola il buio e porta la poeta a ‘tracimare coi suoi fantasmi’ indagando sul rapporto con la vita, su ‘quello che è stato o quel ch’essere poteva’ , sulla nebbia che versa “Strasogno/tra annichilimento e resoconto”. Qui l’incessante musicalità del verseggiare, le rime le paronomasie le assonanze i richiami interni concorrono ad un vero e proprio ‘crescere’ dei versi oltre il loro stesso valore semantico. Qui la poesia si dispiega, il verso si allunga e interroga se stesso come il miglior humus per veicolare il seguito di questo dialogo con il sé nascosto: una poesia, con Heidegger, come casa dell’essere.
In “Lettera a mio padre (A più sereni cieli)”, toccante omaggio al padre scomparso, le domande entrano sul foglio e ne vengono cancellate subito dopo, come se l’unico approdo consentito fosse la rinuncia a una risposta, l’accontentarsi di aver un attimo varcato l’aldilà e acceso umane luci, senza poter sapere se serviranno a illuminarlo. Allora il viaggio di questa tenera pietà filiale ritorna all’origine dialetticamente arricchito: “Ora che ti so quieto/ adagiato sulla parte di me// che t’appartiene// ritorno bambina, fresca e fragile //a scrivere “padre mio, ti voglio bene”.
Marco Righetti
Il sofà sui binari , presentazione a Pisa
Venerdì 17 Maggio 2013 – ore 18:00
Caffè dell’Ussero di Pisa
Palazzo Agostini – Lung.no Pacinotti 27 – 56126 Pisa
Valeria Serofilli presenta il volume
Il sofà sui binari,
(Puntoacapo Editore 2013)
di CATERINA DAVINIO
con intervento critico di
Ivano Mugnaini, curatore della prefazione al volume
Letture di Rodolfo Baglioni
Musiche con chitarra di
Sergio Berti e Damiano Bertuccelli
La S.V. è gentilmente invitata
Caterina Davinio (Foggia, 1957) è cresciuta a Roma, dove si è laureata in Lettere all’Università Sapienza, occupandosi successivamente di arte dei nuovi media come autrice, curatrice e teorica. Tra i pionieri della poesia digitale nel 1990, ha svolto attività espositiva, convegnistica e curatoriale in molti paesi del mondo con oltre trecento presenze in mostre internazionali, tra le quali sette edizioni della Biennale di Venezia ed eventi collaterali, il festival E-Poetry all’università SUNY Buffalo (New York) e all’università di Barcellona, i festival di poesia multimediale Polyphonix (Barcellona e Parigi), VeneziaPoesia (a cura di Nanni Balestrini), il festival di poesia internazionale di Medellín, le biennali d’arte di Sydney, Atene, Merida, Liverpool, Lione, e la Artists’ Biennial di Hong Kong.
Ha pubblicato i romanzi: Il sofà sui binari (Puntoacapo, 2013), con prefazione di Ivano Mugnaini; Còlor còlor (Campanotto, 1998), finalista nel Premio Feronia; il saggio Tecno-Poesia e realtà virtuali (Sometti, 2002), con prefazione di Eugenio Miccini; la raccolta di scritti sulla net-poetry Virtual Mercury House (libro con dvd, Polìmata, 2012); i libri di poesia: Il libro dell’oppio (Puntoacapo, 2012), con postfazione di Mauro Ferrari; Aspettando la fine del mondo (Fermenti, 2012), con postfazione di Erminia Passannanti e traduzione inglese a fronte, finalista nel premio Franco Fortini; Fenomenologie seriali (Campanotto, 2010), con postfazione di Francesco Muzzioli, segnalato nel premio Lorenzo Montano, menzione speciale nel Premio Nabokov e terzo classificato nel Premio Carver.
Presente in numerose antologie poetiche, in pubblicazioni italiane e straniere d’arte, letteratura e avanguardie, e in migliaia di siti web, ha ottenuto riconoscimenti per opere edite e inedite di poesia e per l’opera artistica, in Italia e all’estero.
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Prossimi incontri
Ø Domenica 26 Maggio 2013 ore 16:30 – Giardino Pensile dell’Ussero di Palazzo Agostini di Pisa – Ambito Manifestazione Toscana Esclusiva dell’ADSI (Associazione Dimore Storiche Sezione Toscana), Valeria Serofilli presenta I Quaderni dell’Ussero con Reading dei poeti inseriti.
Ø Venerdì 7 Giugno 2013 ore 18:00 – Caffè dell’Ussero – Presentazione del volume Non ci sono foto ma qualcosa è rimasto (Puntoacapo Editrice, 2013) di Matilde Vittoria Laricchia. Intervengono Mauro Ferrari e Emanuele Spano.
Ø Venerdì 11 Ottobre 2013 ore 18:00 – Caffè dell’Ussero – Ivano Mugnaini e Valeria Serofilli presentano il volume di Lucianna Argentino L’ospite indocile, Passigli Editore 2012;
Ø Venerdì 18 Ottobre 2013 ore 18:00 – Caffè dell’Ussero – Incontro con l’Autore Nicola Maggiarra, con riferimento alle sue più recenti pubblicazioni Il sogno di Bruno (liriche, Helicon 2012) e Le avventure di Giovannone (fiabe, Edizioni dell’Istituto Italiano di Cultura, Napoli 2012).
presentazione letteraria Caffè dell’Ussero
Venerdì 15 Marzo 2013 – ore 18:00
Caffè dell’Ussero di Pisa
Palazzo Agostini – Lung.no Pacinotti 27 – 56126 Pisa
Valeria Serofilli presenta il romanzo
Passato Immortale
(Leonida Edizioni 2012)
di Francesco Palma
Letture dell’Autore e di Rodolfo Baglioni
Musiche con chitarra di Sergio Berti e Damiano Bertuccelli
La S.V. è gentilmente invitata
Francesco Palma è Dottore in Storia, cultore della Numismatica, antica e moderna, e relativa legislazione vigente, dell’Archeologia, dell’Antropologia in genere e specializzando in Scienze Storiche presso l’Università della Calabria.
La contemporaneità proietta l’uomo verso condizioni future sempre più tecnologiche, compreso questo romanzo il cui contenuto rappresenta un’inversione totale rispetto alle prossime attese poiché è stato generato per ripercorrere, anche attraverso l’esaltazione di alcuni sentimenti umani, un passato atavico racchiuso in una storia fantastica, utile per non dimenticare quello che siamo stati rispetto a quello saremo. Nel prossimo futuro tanti raggiungeranno quello che oggi è inarrivabile ma quando ciò accadrà, il periodo trascorso rappresenterà la nostra “Storia” che rievocheremo alle prossime generazioni per tramandare, anche inconsapevolmente, il passato che alimenterà la forza della memoria. Di sicuro la morte regalerà a ogni essere umano un posto nella Storia, alcuni saranno ricordati per i loro meriti o demeriti, e altri, che avranno vissuto anonimamente, cadranno per sempre nell’oblio ma, in ogni caso, vigerà un principio insuperabile per gli uomini: possiamo programmare la nostra “Storia” ma non deciderne la realizzazione. La protagonista del romanzo subirà le conseguenze di tale impossibilità. Che cosa le accadrà? Christin è una ragazza inglese attraente, sensibile e intelligente ma perde prematuramente la madre a causa di una malattia incurabile, perciò non potrà iniziare armoniosamente quell’importante passaggio dall’età adolescenziale a quella della maturità. Dopo quella triste circostanza la sua vita cambia troppo in fretta per via del dolore interiore, di misteriose coincidenze e fenomeni inspiegabili dei quali non riesce a decifrarne il senso e, tra questi, quello più incomprensibile è l’apparizione di uno spettro che sembra perseguitarla. L’impossibilità di arrivare a una soluzione la conduce a non controllare la sua esistenza e, in breve tempo, la vita inizia a controllare lei. Il presente la guida verso l’Italia dove troverà Manuel, un giovane archeologo, con il quale divide un’affinità mentale totale. Prima con la forza dell’amicizia e poi con quella dell’amore, Christin e Manuel si lasciano trasportare dagli eventi caotici nei quali riescono a vedere nella vastità dei secoli luoghi sconosciuti e imperscrutabili dove si trova la soluzione del mistero che devono ricondurre nel presente per ridare pace a un passato lontano e alle loro stesse esistenze. Gli avvenimenti incalzanti guidano i due giovani verso la consapevolezza che in questo mondo, forse, non tutto muore per sempre.
Francesco Palma
Prossimi incontri
Venerdì 22 Marzo 2013 ore 18:00 – Caffè dell’Ussero – Valeria Serofilli presenta il volume di Marco Righetti Sole nero, Leone Editore 2012;
Venerdì 19 Aprile 2013 ore 18:00 – Villa di Corliano – Valeria Serofilli presenta il volume di Edoardo Penoncini Qui non si arriva di passaggio, Ibiskos editrice 2012;
Venerdì 10 Maggio 2013 ore 18:00 – Caffè dell’Ussero – Valeria Serofilli presenta il volume di Achille Concerto Un re d’autunno, Gioacchino Murat, Leonida Edizioni 2012.
Venerdi 17 Maggio 2013 ore 18:00 — Caffè dell’Ussero — Valeria Serofilli presenta il volume di Caterina Davinio Il sofà sui binari, puntoacapo Editrice 2013.